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"La fede cristiana non è stata messa alla prova e smentita. È stata invece reputata difficile e non messa alla prova" —G.K. Chesterton
La storia di Gesù o è il più grande fatto della storia oppure il più grande inganno. Se è un inganno, tutto il messaggio cristiano crolla, insieme alle speranze di innumerevoli vite umane fondate sul suo nome. L'apostolo Paolo scrive:
"Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati, e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini."
(1 Corinzi 15:14-19, versione Nuova Diodati)
Se invece è una storia vera, il mondo è stato colpito da notizie straordinarie, con sconvolgenti conseguenze. Dunque, ti sei mai soffermato a porti la domanda se è vero oppure no?
In una questione così importante, è nel tuo interesse esplorare la verità o la falsità delle affermazioni di Cristo. Stranamente però, molti non credenti non si sono mai presi la briga di esplorare le prove a suo favore [1]. Al contrario, spesso le evitano. Nello stesso tempo, molti cristiani non hanno la certezza della solidità dei fondamenti della loro fede. La dottrina cristiana è un inganno? è soltanto un bel sogno? O è effettivamente vera?
Le pagine seguenti dimostrano la storicità della vita di Gesù e della sua resurrezione [2] in particolare. Che tu sia credente, non credente, dubbioso o indeciso, ti invito ad esaminare queste prove. [3]
Chiarezza Tra La Confusione
Abbondano le voci discordanti sull'identità di Gesù di Nazareth. Se si facesse un'indagine tra persone scelte a caso, si otterrebbero svariate risposte. Alcuni direbbero che è stato un grande profeta come Budda, Maometto, Confucio e altri. Altri lo riconoscerebbero come un maestro di profondi principi morali. Altri ancora direbbero che era una persona piena di amore, ma debole, uccisa per una causa nobile, ma persa.
E tu, cosa pensi? Trovi che le opinioni qui elencate sono più o meno esatte? O mancano dei dettagli importanti? Viviamo in un'epoca che giustamente richiede apertura mentale e onestà intellettuale in ogni inchiesta. Anche nei riguardi di Cristo, quindi, è essenziale avere tutti i fatti prima di decidere in suo favore o meno.
Gesù Cristo affermò di essere Dio, il Creatore del cosmo, l'unica via di accesso al Cielo. Sono affermazioni audaci!
La nostra epoca relativista confonde la questione, dando per scontato che l'importanza di Cristo dipenda solo dai gusti individuali, come se si trattasse di scegliere un cappello! La realtà è ben diversa. Le affermazioni del Nuovo Testamento possono essere soltanto o vere o false. Se sono false, cerchiamo altrove. Se sono vere, non ci conviene metterci d'accordo con Cristo e credere in lui, come ci comanda di fare? La risposta non dipende dalle nostre preferenze, ma dal fatto che egli sia o meno chi afferma di essere. La nostra risposta vuole aiutarti a comprendere che egli è in effetti il Figlio di Dio (Giovanni 8:58). Milioni di cristiani sono certi che il nostro destino eterno dipende dalla nostra scelta nei riguardi di Cristo (1 Giovanni 5:11-12).
"E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio, non ha la vita."
(1 Giovanni 5:11-12)
QUALI PROVE ABBIAMO della divinità di Gesù Cristo?
Il carattere di Gesù Cristo è coerente con le sue elevate affermazioni?
Il Nuovo Testamento offre un affidabile racconto storico della vita di Cristo?
Come sappiamo che Cristo risorse effettivamente dai morti? (Sono comprese sei obiezioni frequentemente espresse dai critici scettici della resurrezione di Cristo).
Le critiche espresse al Jesus Seminar sui vangeli e su Gesù Cristo sono valide o meno? Chi rappresenta in effetti il Jesus Seminar?
Come sappiamo che Gesù è il messia?
- Cristo può avere peccato?
- Come può un Dio essere tre persone?
Come sappiamo che la Bibbia è vera?
La Bibbia può essere infallibile se è stata scritta da esseri umani fallibili?
Riferimenti e note
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J.B. Phillips, Ring of Truth (Wheaton, Illinois: Harold Shaw Publishers, 1967). Questo noto studioso inglese osserva: "Nel corso degli anni ho avuto centinaia di conversazioni con diverse persone, molte delle quali intellettualmente superiori a me, che evidentemente non avevano alcuna idea dei fondamenti del Cristianesimo… non sapevano letteralmente niente. A mio parere, ciò è patetico e, in un certo senso, terrorizzante. Vuol dire che l'evento più importante di tutta la storia viene cortesemente messo da parte. Infatti, non è che l'evidenza sia stata esaminata e reputata non convincente: semplicemente, non è mai stata esaminata." (p.24) [v.s.]
In un dibattito pubblico sull'esistenza di Dio, furono presentata a Kai Nielsen, un filosofo dichiaratamente agnostico, le prove riguardanti la resurrezione di Cristo. Nielsen ammise la propria ignoranza in materia, dicendo: "Non so molto su queste cose… Se anche ci fossero delle valide prove [sulla resurrezione di Cristo], io non ne ho alcuna idea." [J.P. Moreland and Kai Nielsen, "Does God Exist? The Great Debate - trascrizione integrale" (Nashville, Tennessee: Thomas Nelson Publishers, 1990), p. 64.]
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Resurrezione: Gesù apparve vivo il terzo giorno dopo la sua morte e sepoltura. [v.s.]
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Alcune tendenze moderne influenzate da Soren Kierkegaard[a] e descritte da Francis Schaeffer[b] dividono la fede dal ragionamento. Joseph Campbell ne rappresenta un esempio contemporaneo. Quando Campbell ammise di non credere in un Dio personale, un sacerdote cattolico gli chiese se delle risposte logiche gli avrebbero fatto cambiare idea. “No, Padre”, rispose Campbell. "Quale valore avrebbe allora la fede?"[c] In effetti, egli pervertì la fede considerandola illogica. Ovviamente, credere non è vedere. La fede però implica il riconoscimento che il suo oggetto è degno di fiducia. Il Nuovo Testamento cita numerosissime prove convalidanti questi fatti (Giovanni 20:30,31, Atti 1:3, Romani 1:20f), e ci incoraggia ad usare la nostra mente per riconoscerle (1 Pietro 3:15). L'apostolo Paolo affermò il valore dell'intelletto quando predicò alle grandi menti di Atene (Atti 17:22 e seg.). Dimostrare la credibilità dell'oggetto della fede non anulla la fede stessa. Al contrario, separa la vera fede dalla semplice credulità.[d] [v.s.]
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a. Soren Kierkegaard, Training in Christianity (Princeton University Press, 1967), p. 28f]
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b. Francis Schaeffer, Escape From Reason (Downer痴 Grove, Illinois: InterVarsity Press, 1972).
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c. Joseph Campbell, The Power of Myth, with Bill Moyers (New York: Doubleday, 1988), p. 243.
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Vedi anche: Frederick F. Bruce, The Defense of the Gospel in the New Testament (Downer's Grove, IL: InterVarsity Press, 1977); John W. Montgomery, Faith Founded on Fact (Nelson, 1978); John R.W. Stott, Your Mind Matters (Downer's Grove, Illinois: InterVarsity Press., 1972); James Sire, Why Should Anyone Believe Anything at All? (Downer's Grove, Illinois: InterVarsity Press, 1994); Elton Trueblood, A Place to Stand (HarperCollins Publishers, 1969)
Tradotto da Simonetta Carr; revisione di Geoffrey Allen
Autore: Rev. Gary W. Jensen, M.Div.
Editore: Paul S. Taylor, Christian Answers. Presentato da Films for Christ.
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