See this page in: inglese (English) Non c'è dubbio che la tomba di Gesù Cristo fu misteriosamente vuota. Come ha osservato Paul Althaus, il messaggio della resurrezione "non si sarebbe potuto sostenere a Gerusalemme per un solo giorno, neanche per un'ora, se non fosse stato stabilito con certezza il fatto che la tomba era vuota…"[1] Il dott. Craig ha osservato che "da nessuna parte compaiono tradizioni in conflitto tra loro [riguardo alla tomba vuota], nemmeno nelle polemiche giudaiche". [2] Almeno uno scettico (il dott. John Dominic Crossan) ha affermato erratamente che le leggi romane vietavano automaticamente il seppellimento di Gesù, e che di conseguenza deve essere stato gettato anonimamente in una fossa comune. Questa affermazione non è sostenibile. Raymond Brown ha dimostrato che la politica romana riguardo alla sepoltura variava con circostanze diverse e che ammetteva la possibilità di una sepoltura personale di alcuni crocifissi.[3] Questo scenario sarebbe anche in contrasto con le frequenti proteste dei Giudei che il corpo era stato trafugato.[4] Inoltre, i Vangeli non avrebbero potuto inventare con successo come proprietario della tomba una figura così specifica come un membro del Sinedrio giudaico dal nome Giuseppe di Arimatea (Marco 15:43). Se i Vangeli avessero detto il falso su questo punto, non avrebbero potuto reggere contro l'immediata smentita e le beffe dei Giudei. Come hanno risposto gli scettici riguardo alla resurrezione di Cristo? Alcuni hanno proposto che qualcuno deve avere trafugato il corpo di Gesù dalla tomba, e che questo ha portato poi alle storie di una resurrezione miracolosa. È possibile ciò? I giudei e i RomaniNé i capi Giudei né quelli romani, i quali custodirono la tomba (Matteo 27:62 seg.) avrebbero portato via il corpo. Piuttosto entrambi avevano tutti i motivi per tirare fuori pubblicamente il corpo per umiliare i discepoli e distruggere il loro movimento sul nascere. E, dal momento che la scena di questi avvenimenti era proprio lì a Gerusalemme, era sicuramente in loro potere individuare il cadavere, se esisteva ancora. Ma, a loro sconforto, non si riuscì mai a trovare il corpo in questione. Se i Giudei avessero avuto il corpo, l'avrebbero fatto comparire solennemente il giorno della Pentecoste, quando tutta Gerusalemme era in subbuglio per il sermone di Pietro sulla resurrezione di Cristo. I seguaci di Cristo[Leggete il racconto di Matteo di ciò che accadde realmente] Allo stesso modo, è estremamente improbabile che i seguaci di Gesù avrebbero potuto trafugare il corpo quando un plotone di soldati romani custodiva la tomba, che inoltre era chiusa da una grande pietra. E non si può accusarli di aver inventato il racconto delle guardie addormentate, riferito in Matteo 28:11 seg. Quella storia avrebbe servito gli scopi della propaganda apologetica solo se le guardie fossero rimaste sveglie. Perché i discepoli (o chiunque altro) avrebbero voluto rischiare la propria vita per rubare il cadavere di Cristo? Il racconto biblico mostra i discepoli impauriti, scoraggiati e sconsolati. L'unico loro scopo poteva essere quello di ingannare. Ma tutto ciò che leggiamo a proposito di quegli uomini indica che erano persone brave e oneste. Come avrebbero potuto vivere il resto della loro vita predicando tutti i giorni che Cristo era risorto dalla morte, pur sapendo che era una menzogna? Avrebbero sofferto tanto e si sarebbero sacrificati per qualcosa che sapevano essere una pura invenzione? Sarebbe stato sciocco nascondere il corpo e poi fingere una resurrezione. Le conseguenze della loro fedeltà a Gesù includevano fustigazioni, prigionie, perfino la morte. Nessuna persona sana di mente sceglie tali cose per ciò che sa essere una menzogna. Sotto pressioni del genere, i bugiardi confessano i propri inganni e tradiscono i loro compagni. La crescita esplosiva della Chiesa costituisce una forte prova della resurrezione di Gesù. È significativo il fatto che non furono i potenti, ma gente comune, aggravata da ogni possibile ostacolo culturale (1 Corinzi 1:26 seg.), a trasformare pacificamente l'Impero Romano con il loro messaggio della Resurrezione. Chi avrebbe mai previsto un avvenimento così “impossibile”? E invece è accaduto![5] Il fatto che il Cristianesimo sia derivato dal Giudaismo[6] è un'ulteriore prova a favore della Resurrezione. Il famoso archeologo William F. Albright ha osservato: "A mio parere, ogni libro del Nuovo Testamento fu scritto da un Giudeo battezzato tra gli anni Quaranta e Ottanta del primo secolo d.C."[7]. Il pregiudizio fra gli Ebrei contro il Gesù del Nuovo Testamento era massiccio. Quale altra prova avrebbe portato degli Ebrei ad accettare un “delinquente” che era stato vergognosamente “appeso” (Galati 3:13) quale il Messia promesso loro, quando avevano cercato invece un liberatore militare? E quale altro fatto avrebbe portato degli Ebrei a modificare la loro convinzioni monoteistiche [8] per adorare Gesù come Dio il Figlio (Giovanni 1:18), o a cambiare il giorno del culto dal Sabato alla domenica (Atti 20:7)? Un semplice mito inventato non avrebbe mai potuto rovesciare simili speranze e tradizioni.
Come afferma il Nuovo Testamento, fu la resurrezione di Gesù che da sola vinse tutte queste “impossibilità” (Atti 2:24). La Conversione Di SauloInoltre, la conversione di Saulo da Tarso suggerisce un miracolo potente. Inizialmente un nemico acerrimo della Chiesa (Atti 8:3; 9:1, Galati 1:13), egli fu totalmente trasformato per diventare un servo di Gesù. Scegliendo di soffrire per amore di Cristo (2 Corinzi 11:23 seg.), Paolo sacrificò tutto ciò che possedeva, sopportò le persecuzioni e predicò il Vangelo in città dopo città fino a Roma, dove morì infine martire. A lui si attribuisce una maggiore influenza sulle sorti dell'Impero Romano di qualsiasi altro personaggio del primo secolo a eccezione di Cristo stesso.[10] Nulla di meno della resurrezione di Cristo può neanche cominciare a spiegare una simile trasformazione totale. Gli Altri ApostoliAnche gli altri Apostoli vinsero le loro paure per far fronte alle sofferenze, alla prigionia, perfino la morte, per proclamare la Buona Novella del Cristo risorto in ogni parte del loro mondo. Si può forse pensare che questa gente morisse così gioiosamente per un semplice mito? "Ciascuno dei discepoli, a eccezione di Giovanni, morì martire… perché si aggrappavano con tenacia alle loro convinzioni e i loro proclami", osserva lo studioso Josh McDowell.[11] In contrasto con altri che sono morti per una speranza non verificabile di una vita nell'oltretomba (ad es., mistici che cercano una reincarnazione, o militanti islamici che si aspettano di essere premiati da Allah), i discepoli di Gesù vissero e morirono per la loro pretesa storicamente verificabile che la tomba era vuota e che Egli era stato visto di nuovo vivo. Il celebre studioso di giurisprudenza dott. Simon Greenleaf, fondatore della Harvard Law School, fa notare che:
Il dott. Greenleaf è da molti considerato come uno dei più grandi cervelli legali nella storia degli Stati Uniti. Era stato in precedenza uno scettico accanito nei confronti del cristianesimo, e si era dato da fare per smentire la deità di Cristo. Alla fine, concluse che la Resurrezione era un fatto vero "al di là di ogni ragionevole dubbio". Greenleaf divenne credente dopo avere studiato le prove per conto suo. Molte fra le più brillanti menti legali sono d'accordo con Greenleaf nell'affermare che, se le prove della morte e della resurrezione fossero presentate davanti a un tribunale, la causa sarebbe indubbiamente vinta. Le pretese del cristianesimo sono benissimo sostenute e dimostrate da prove indipendenti e convergenti. SEI OBIEZIONI DEGLI SCETTICI fra quelle più spesso sollevate dai critici della resurrezione di Cristo…
Riferimenti e note
Tradotto da Geoffrey Allen Copyright © 1998, tutti i diritti riservati, con le eccezioni elencate nella pagina “Usage and Copyright” che offre agli utenti di ChristianAnswers.Net ampie concessioni per l'uso pratico di questa pagina a casa, nella testimonianza personale, nelle chiese e nelle scuole. ChristianAnswers.Net/italian |